

Yury Revich su Allevi
Iniziato da
fogliaverde
, dic 21 2013 06:09
1 risposta a questa discussione
#1
Inviato 21 dicembre 2013 - 06:09
5 domande a Yury Revich, giovanissimo talento, che il 14/12 ha eseguito la parte di violino solista del concerto per violino e orchestra di Giovanni Allevi al Teatro Ponchielli di Cremona.
Yury ha debuttato alla Scala di Milano qualche mese fa con il concerto di Čajkovskij.
Caro Yury, hai avuto un grande successo al Teatro Ponchielli di Cremona, la città natale del violino. Che emozioni hai provato?
È stata un’esperienza favolosa, suonare una musica bellissima in un teatro bellissimo nella città che è così tanto associata al violino! Il grande Stradivari ci ha lavorato! Penso però che anche il mio violino, sebbene sia stato costruito in un’altra città Italiana, nel 1783 da Tommaso Balestrieri dalla collezione Goh, si sentisse veramente a casa
Com’è stato lavorare con Giovanni?
E’ stato fantastico. Il Maestro è una persona incredibilmente illuminante, ho apprezzato ogni minuto in cui ho lavorato con lui, è un musicista molto sensibile, sente intimamente ogni nota e lascia che la musica filtri attraverso il suo cuore. È incredibilmente amichevole ed è una persona solare, è veramente una sensazione straordinaria lavorare con lui.
Il pubblico di Giovanni ti ha accolto con grande calore ed entusiasmo, c’erano molti giovani nel teatro, te lo aspettavi?
Quando sono salito sul palco, ho sentito un’atmosfera molto calda e cordiale nel teatro, era diverso da un tipico concerto classico e suonare in questo tipo di contesto è molto più divertente e gioioso. Ovviamente è bello che così tanti giovani vengano ai concerti di Giovanni Allevi. E penso che la sua arte sia amata da persone di tutte le età perché il linguaggio della sua musica è universale.
Parliamo ora del Concerto in Fa minore per Violino e Orchestra di Giovanni. La tua esecuzione è stata molto eccitante e affascinante. Quali sono i punti che ti piacciono di più?
Il concerto è molto virtuosistico, una musica molto carica di emozione, ha un contesto ritmico molto potente e linee estremamente melodiche. Infatti durante il concerto ho visto qualcuno in prima fila piangere, commossi dalla musica e dalle magnifiche melodie. È pieno di contrasti, cambia aria continuamente. Per un violinista possiede anche un materiale tecnico molto interessante su cui lavorare e ha un’atmosfera fantastica.
Tu hai suonato a La Scala il Concerto di Čajkovskij e ora quello di Giovanni Allevi. Se vogliamo fare un paragone, ci sono elementi in comune fra i due concerti? Quali invece le differenze?
La musica di entrambe i compositori parla di passione, sensazioni, emozioni, ci indica come mostrare le diverse possibilità dello strumento, farlo suonare e mostrare le abilità tecniche dell’esecutore. Ovviamente sono molto diversi, epoche diverse, stili diversi. Ma il linguaggio di una bella musica melodica è universale, e questo ci fa amare questi concerti.

#2
Inviato 29 dicembre 2013 - 01:01
Converrai con me, Thallo, che stai prestando una grande attenzione su dettagli minimi, e non vedi invece la sostanza delle cose.
Revich ha suonato alla Scala Tchaikowsky, è un top violinist internazionale, non ha alcun interesse di accattivarsi le simpatie di nessuno.
Dalla sua intervista traspare soltanto una grande ammirazione per Allevi e per il suo concerto per violino, che conosce molto bene, visto che lo ha interpretato.
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